Il nostro Socio Leonardo Ravizza si è laureato in Scienze Geologiche presso l’ Università di Pavia con la tesi: “Geothermometric application on the graphite of YAMATO 74123 Ureilite”

Il nostro Socio Leonardo Ravizza si è laureato in Scienze Geologiche presso l’ Università di Pavia con la tesi: “Geothermometric application on the graphite of YAMATO 74123 Ureilite”

Cari amici, lo scorso settembre il nostro socio Leonardo Ravizza si è laureato in Scienze Geologiche all’Università di Pavia con la tesi:” Geothermometric  application on the graphite of YAMATO 74123 Ureilite”. Ci complimentiamo con Leonardo per il prezioso traguardo raggiunto e lo ringraziamo per aver scelto una tesi che, trattando di meteoriti, ci gratifica alla grande per tutto il nostro impegno a coinvolgere i giovani con la Meteoritica.

Leonardo Ravizza, 22 anni compiuti, ha cominciato a conoscere il mondo da giovanissimo. A soli 4 mesi i genitori lo portano a Tunisi dove il papà Ennio lavora per una importante compagnia petrolifera.  Dopo 3 anni passati in Tunisia la famiglia Ravizza si trasferisce in Iran, a Teheran, dove passano altri 3 anni. In questo periodo, grazie ad un geologo collaboratore del papa, Leonardo comincia ad interessarsi ai sassi e, da allora, la passione per la Geologia non l’ha più abbandonato.

Altra grande passione di Leonardo è il rugby che pratica con ottimi risultati e che, fra le varie Università che poteva scegliere per fare il Master, gli ha fatto preferire proprio l’Università di Auckland in Nuova Zelanda.

Quando libero da impegni di studio, Leonardo ha seguito il papà in molti viaggi di lavoro e, a soli 22 anni, ha già visitato una quarantina di Nazioni.

La carriera scolastica di Leonardo include il diploma in Biotecnologia Ambientale ottenuto presso l’ITAS Gallini di Voghera ed un periodo di studio  presso la Woolgoolga High School di Woolgoolga (Australia).

In attesa di avere il via libera per poter raggiungere la Nuova Zelanda, dove, causa la pandemia c’è un momentaneo divieto d’ingresso, Leonardo aiuta il papà Ennio ad assemblare una importante collezione privata di meteoriti che gestiscono con tutte le accortezze di conservazione richieste dall’elevata qualità dei campioni.

 

Cliccare qui per leggere la tesi completa.

Tesi triennale di laurea di Leonardo Ravizza: GEOTHERMOMETRIC APPLICATION ON THE GRAPHITE OF YAMATO 74123 UREILITE

Tesi di laurea triennale di Leonardo Ravizza:
GEOTHERMOMETRIC APPLICATION ON THE GRAPHITE OF YAMATO 74123 UREILITE

Abstract:

Questa tesi di laurea triennale è focalizzata sullo studio della fase grafite nel campione di ureilite Yamato 74123, mediante Microscopia Elettronica a Scansione (SEM) e Spettroscopia micro-Raman (MRS), in modo da ottenere la temperatura registrata da quest’ultima e, infine, ricostruire la sua storia termica. 
Yamato 74123 è una meteorite antartica trovata nel 1974 dalla spedizione giapponese sulle montagne Yamato. Il campione è stato fornito dal Naturhistorisches Museum di Vienna grazie ad una collaborazione instauratasi tra l’Università di Pavia e questa istituzione. 
I risultati delle analisi SEM hanno conferito informazioni sulla morfologia degli aggregati carboniosi, da cui è stato estratto il campione, e altri importanti dettagli sull’aspetto tessiturale del frammento ureilitico di Yamato 74123. 
I risultati ottenuti dalla MRS evidenziano la presenza dei tre picchi caratteristici della grafite G-band (1580 cm-1), D-band (1350 cm-1) e D’-band (1620 cm-1). L’applicazione di un geotermometro a grafite trovato in letteratura, basato sull’utilizzo di dati della FWHM della banda-G della grafite, descrive un intervallo di temperature massim ~ 1100-1300 (± 120) °C. 
I risultati del lavoro svolto – insieme a quelli di lavori in corso di pubblicazione – mostrano la presenza di grafite nanometrica in Y-74123 e suggeriscono che l’associazione mineralogica tra nano-grafite, nano-diamante e micro-diamanti nelle ureiliti sia il risultato di un evento da impatto, di intensità non inferiore ai 15 GPa (basato sulle osservazioni petrologiche nelle fasi silicatiche). 
Come discusso in letteratura, la taglia nanometrica della grafite è dovuta all’evento da shock sulla grafite originaria presente nel corpo ureilitico genitore (UPB), oppure alla retro-trasformazione da diamante una volta che la pressione è stata rilasciata dopo l’evento da shock.
Il range di temperatura misurato sulla grafite, potrebbe rappresentare quello relativo all’evento da shock o potrebbe riferirsi alla temperatura di post-shock. 
Benché la temperatura sia simile a quella di equilibrio misurata nei silicati dei frammenti ureilitici, il fatto che la grafite sia di taglia nanometrica avvalora la tesi che essa registri le condizioni dello shock. 
L’evento d’impatto si verificò probabilmente sul UPB, durante la sua distruzione catastrofica o durante episodi di frammentazione verificatisi nel corso della sua storia evolutiva.