Tesi di laurea triennale di Leonardo Ravizza:
GEOTHERMOMETRIC APPLICATION ON THE GRAPHITE OF YAMATO 74123 UREILITE
Abstract:
Questa tesi di laurea triennale è focalizzata sullo studio della fase grafite nel campione di ureilite Yamato 74123, mediante Microscopia Elettronica a Scansione (SEM) e Spettroscopia micro-Raman (MRS), in modo da ottenere la temperatura registrata da quest’ultima e, infine, ricostruire la sua storia termica.
Yamato 74123 è una meteorite antartica trovata nel 1974 dalla spedizione giapponese sulle montagne Yamato. Il campione è stato fornito dal Naturhistorisches Museum di Vienna grazie ad una collaborazione instauratasi tra l’Università di Pavia e questa istituzione.
I risultati delle analisi SEM hanno conferito informazioni sulla morfologia degli aggregati carboniosi, da cui è stato estratto il campione, e altri importanti dettagli sull’aspetto tessiturale del frammento ureilitico di Yamato 74123.
I risultati ottenuti dalla MRS evidenziano la presenza dei tre picchi caratteristici della grafite G-band (1580 cm-1), D-band (1350 cm-1) e D’-band (1620 cm-1). L’applicazione di un geotermometro a grafite trovato in letteratura, basato sull’utilizzo di dati della FWHM della banda-G della grafite, descrive un intervallo di temperature massim ~ 1100-1300 (± 120) °C.
I risultati del lavoro svolto – insieme a quelli di lavori in corso di pubblicazione – mostrano la presenza di grafite nanometrica in Y-74123 e suggeriscono che l’associazione mineralogica tra nano-grafite, nano-diamante e micro-diamanti nelle ureiliti sia il risultato di un evento da impatto, di intensità non inferiore ai 15 GPa (basato sulle osservazioni petrologiche nelle fasi silicatiche).
Come discusso in letteratura, la taglia nanometrica della grafite è dovuta all’evento da shock sulla grafite originaria presente nel corpo ureilitico genitore (UPB), oppure alla retro-trasformazione da diamante una volta che la pressione è stata rilasciata dopo l’evento da shock.
Il range di temperatura misurato sulla grafite, potrebbe rappresentare quello relativo all’evento da shock o potrebbe riferirsi alla temperatura di post-shock.
Benché la temperatura sia simile a quella di equilibrio misurata nei silicati dei frammenti ureilitici, il fatto che la grafite sia di taglia nanometrica avvalora la tesi che essa registri le condizioni dello shock.
L’evento d’impatto si verificò probabilmente sul UPB, durante la sua distruzione catastrofica o durante episodi di frammentazione verificatisi nel corso della sua storia evolutiva.