Le mostre di meteoriti sono attività che richiedono un grosso impegno di soldi, di energie e di ore di lavoro però, se gestite correttamente, sono anche un mezzo straordinario per coinvolgere, in tempi brevi, migliaia di persone di tutte le età.
Per quanto ci riguarda, questo è il metodo più efficace per far conoscere le meteoriti però, causa i costi e la mole di lavoro richiesti per organizzare una mostra, dobbiamo forzatamente operare in collaborazione con Enti e Sponsor che ci aiutino reperire i locali, procurare le vetrine, rimborsare le spese di chi fornisce i campioni più significativi, assicurare i campioni esposti, fornire il servizio di guida e guardiania, pubblicizzare l’evento e molto altro.
Il nostro coinvolgimento con le mostre di meteoriti è iniziato con il progetto di far conoscere la “BARCIS”, pallasite, trovata nel 1953 a Barcis e conservata nel “Museo di geologia, paleontologia e mineralogia delle Dolomiti agordine” dell’IIS “U. Follador-A. De Rossi” di Agordo.
Con il nome “La meteorite di Barcis e sassi da altri mondi”, nel periodo 2015-2016 abbiamo organizzato a Barcis, a Pordenone e ad Agordo, 3 mostre “maggiori” che, in totale, hanno avuto più di venticinquemila visitatori.
Oltre a queste tre mostre, grazie all’iniziativa del nostro socio Antonello e famiglia, frequentatori abituali di mostre-mercato di minerali, sono state organizzate anche alcune piccole ma esaustive mostre di meteoriti dedicate ai visitatori di questi eventi.
In questi due ultimi anni non abbiamo più organizzato mostre “maggiori” perché presso il “Museo di Storia Naturale e Archeologia”, di Montebelluna, TV, dal 2 dicembre 2017 è in corso la mostra “Viaggiatori del Cosmo, Meteoriti &Co.” Che si è conclusa il 28 luglio 2019.
La mostra, organizzata dal Comune di Montebelluna, e da noi subito recensita e raccomandata a tutti i nostri Soci e Simpatizzanti (vedi sezione “Avvenimenti Meteoritici”), dedica un ampio spazio alle meteoriti che, provenendo tutte dalla collezione di Matteo Chinellato, il maggior collezionista italiano di meteoriti, sono sicuramente tra i campioni più belli e rappresentativi che si possano ammirare in Italia.
Montebelluna, che è situata abbastanza vicina Feltre dove c’è la sede centrale di Meteoriti Italia, si trova proprio nell’area dove noi possiamo sfruttare al massimo le nostre potenzialità operative che però, per quanto buone, non possono certamente competere con i mezzi e le risorse di chi può organizzare un evento che dura quasi due anni.
Inoltre, in questi due anni, la mostra di Montebelluna ha comunque svolto egregiamente anche il servizio di informare la popolazione sulle meteoriti e, dato che questo è il motivo principale per il quale noi operiamo, una nostra Mostra di Meteoriti, in questo periodo ed in questa area, sarebbe stata inutile e dispersiva.
L’unico rammarico è che nelle nostre mostre, pensate per rendere “popolari” le meteoriti, pur esponendo campioni di grande valore scientifico e commerciale, pretendiamo che al pubblico sia sempre garantito l’ingresso libero mentre, nei grandi eventi “ufficiali” come quello di Montebelluna, che supponiamo siano anche ben sponsorizzati, questa concessione non è prevista.
La Mostra di Meteoriti a Barcis è stata il primo grosso impegno di Meteoriti Italia.
A parte l’entusiasmo e la consapevolezza di cosa si voleva esporre, non avevamo alcuna esperienza diretta di tutto quanto occorre per allestire una mostra di meteoriti.
Fortunatamente il Comune e la Pro Loco di Barcis avevano già gestito mostre di varie tipologie e, lavorando assieme, siamo riusciti a dar vita ad una manifestazione che ha avuto più di diecimila visitatori.
Quando si organizza una mostra i primi ostacoli da affrontare sono quelli di trovare un locale adeguato, procurarsi delle vetrine illuminate e avere un buon numero di pannelli espositori dove si possano appendere i pannelli tecnici ed illustrativi che servono ad accompagnare il visitatore lungo il percorso della mostra.
Grazie alla disponibilità del Comune di Barcis, che ci aveva messo a disposizione una sala pensata proprio per ospitare mostre e anche corredata con vetrine e pannelli espositori, queste problematiche non ci hanno creato difficoltà.
Una volta deciso cosa si vuole esporre e dove, bisogna decidere come strutturare la mostra e così, sulla base del materiale che verrà esposto, si devono creare dei pannelli illustrativi pensati per guidare il visitatore lungo il percorso della mostra, spiegare i concetti fondamentali ed evidenziare i pezzi più importanti.
Questi pannelli, oltre ad essere scientificamente rigorosi, devono essere accattivanti, di facile lettura e, nella maniera più assoluta, concisi.
Prima di passare alla realizzazione dei pannelli abbiamo interpellato grafici e curatori di mostre per capire quale fosse la base più pratica per fare i pannelli e la scelta è caduta sul “Forex” di 5mm di spessore.
Per le dimensioni dei pannelli, dato che ne avremmo dovuto preparare una ventina, la scelta ha dovuto tener conto anche delle dimensioni che avrebbero prodotto il minor sfrido durante il taglio e, con il beneplacito dei grafici e degli esperti di mostre, abbiamo deciso per: 70X100cm.
La realizzazione dei pannelli, 16 riguardanti le meteoriti e 4 dedicati solo alla “BARCIS”, è stata più facile di quello che pensavamo ma solo grazie alla collaborazione di Francesco Moser e di Mauro Ianeselli, i collezionisti trentini che ci forniscono i campioni più importanti.
Francesco e Mauro, oltre ad essere tra i più grandi esperti di meteoriti in Italia, hanno anche una grande esperienza di divulgazione sia di Meteoritica che di Astronomia; Francesco, inoltre, ha avuto esperienze di curatore in un Museo di Storia Naturale e Mauro, a tutt’oggi, gestisce un affermato studio di grafica.
Con questa serie di combinazioni positive possiamo tranquillamente affermare che i nostri pannelli sulle meteoriti, non avendo subito alcuna variazione dalla fase della progettazione a quella della realizzazione, sono tra i migliori che si possono avere in Italia.
Per poter vedere tutti i nostri pannelli, o visitate una nostra mostra o, meglio ancora, collaborate con noi per prepararne una; nel frattempo, gustatevi le foto di 4 dei nostri panelli illustrativi che ben rappresentano l’alta qualità di quanto abbiamo prodotto.
Poiché la mostra di Barcis, oltre a far conoscere le meteoriti in generale, voleva far conoscere la meteorite trovata a Barcis, ci siamo avvalsi anche dell’aiuto di associazioni ed esperti della zona per assicurarci la massima diffusione del nostro messaggio.
Molti ci hanno aiutato ma un contributo straordinario l’abbiamo avuto dall’Associazione Pordenonese di Astronomia (A.P.A.), con una lunga esperienza divulgativa in campo astronomico, e dal geom. Luigino Zin, autorità indiscussa su tutti i lavori fatti in campo idroelettrico nella Valcellina ed in tutta la provincia di Pordenone.
Il loro apporto è stato così importante che una parte della zona mostra, la parte iniziale, è stata allestita con la documentazione dell’A.P.A. per tutto quanto riguardava i richiami all’Astronomia e del geom. Luigino Zin per i lavori inerenti alla costruzione della diga che, oltre a dare origine al lago di Barcis, hanno propiziato il ritrovamento della meteorite.
Concordato lo spazio da dedicare ai nostri nuovi amici, e riposizionate vetrine e pannelli come necessario, pensavamo che il grosso del lavoro fosse terminato ma avevamo scordato un punto fondamentale per un allestitore di mostre: l’illuminazione è importante quanto ciò che si espone. Quindi, se si vogliono evitare le maledizioni degli elettricisti, è meglio interferire il meno possibile con la disposizione originaria di vetrine e pannelli!
Per fortuna che il responsabile per l’illuminazione era un nostro carissimo amico, Luigi Gaspardo, conosciuto da tutti come “Gigi”, famoso collezionista di minerali che, pur sacramentando, ci ha permesso di fare le troppe modifiche che, da neofiti, avevamo programmato.
Sistemate le luci, eravamo finalmente pronti per fare gli ultimi ritocchi alle vetrine ed ai pannelli in attesa della mattina del 1 agosto quando, i nostri amici trentini, sarebbero arrivati con le meteoriti da esporre che, per ragioni assicurative, avevamo scelto di portare a Barcis proprio nella mattinata del giorno di inaugurazione della mostra.
Qui a seguito, nella piantina finale della zona mostra, trovate: l’inizio della sezione di responsabilità di Meteoriti Italia, la disposizione delle vetrine, dei pannelli illustrativi e delle bacheche e, se guardate la piantina iniziale (fig. 8), capite benissimo tutto il lavoro preparatorio che è stato fatto.
Prima di passare alle foto di quanto viene evidenziato dalla piantina, vi mostriamo due degli artefici di cotanto lavoro che, stanchi ma soddisfatti, posano vicino al banner che indica l’inizio della sezione mostra curata da Meteoriti Italia
Ed eccovi la serie di foto del locale della mostra allestito per ricevere le meteoriti:
In attesa che arrivassero Mauro e Francesco con le meteoriti e gli amici del “IIS U.Follador-A. De Rossi” di Agordo, con la “BARCIS”, abbiamo allestito le bacheche delle impattiti, delle tectiti e dei vetri d’impatto che, appartenendo alla collezione didattica di Meteoriti Italia, erano coperte da una polizza assicurativa molto meno rigida di quella delle meteoriti.
Finalmente, la mattina del primo agosto, Francesco, Mauro e Manuela arrivano con le meteoriti e, grazie al lavoro preparatorio che avevamo progettato assieme, in poco tempo riescono a posizionare tutte le meteoriti.
La “BARCIS”, dopo 62 anni, è ritornata a Barcis. L’arrivo della meteorite portata dagli amici agordini è stato un momento di forte emozione e di orgoglio per tutti noi di Meteoriti Italia, consapevoli del forte contributo che si stava dando alla valorizzazione del patrimonio meteoritico nazionale.
FOTO A
All’inaugurazione della mostra, l’esposizione “minimalista” della “BARCIS” ha suscitato critiche da parte di alcuni invitati che avrebbero preferito una esposizione più accattivante con luci e colori.
Naturalmente abbiamo preso atto dei consigli ma, considerando che prima di arrivare alla “BARCIS” bisognava confrontarsi con ben 4 pannelli a lei dedicati, abbiamo deciso che questo era più che sufficiente per preparare il visitatore ad apprezzare la bellezza di questa straordinaria meteorite italiana.
A Barcis è iniziato un ciclo di mostre pensate per dare il massimo risalto alla “BARCIS” e, nel giorno dell’inaugurazione, in accordo con il Sindaco Claudio Traina, e con il presidente della Pro-Barcis, Maurizio Salvador, abbiamo reso omaggio a Umberto Brancaleone, purtroppo già deceduto, e a Giovanni Della Lucia per il loro fondamentale contributo nella scoperta, classificazione e conservazione di questa pietra proveniente dallo Spazio che, oltre al grande valore scientifico, aiuterà anche a far conoscere Barcis nel Mondo.
Il 26 giugno 2015, il nostro presidente Umberto, accompagnato dal socio Marco erano a Pordenone per una presentazione sulla Meteorite di Barcis in un convegno organizzato in occasione del Dolomiti Days.
Alla fine del convegno, relatori e accompagnatori sono stati invitati dal Dr. Umberto Chalvien, Conservatore del Museo di Storia Naturale “Silvia Zenari”, a visitare questa bellissima realtà di Pordenone dove, grazie a precedenti accordi con il Comune di Barcis, Meteoriti Italia avrebbe avuto degli spazi per pubblicizzare la Mostra di Meteoriti che, dal 1°agosto, avrebbe avuto luogo a Barcis.
Una grande opportunità sia per la pubblicità dell’evento che per i futuri rapporti di collaborazione di Meteoriti Italia con un Ente Pubblico impegnato nel divulgare la conoscenza scientifica.
Ritornati alla base e concordato il materiale da esporre, la settimana dopo Adriano ed Umberto erano al Museo di Pordenone per allestire gli spazi pubblicitari che ci avevano concesso.
Il materiale da posizionare consisteva in alcuni quadri con esposte le copertine di vecchi settimanali (es. la Domenica del Corriere) dedicate ad eventi meteoritici o a qualche notizia di astronomia e una serie di Figurine Liebig sempre sullo stesso argomento; materiale in tema, accattivante, e facile da esporre.
Per invogliare i visitatori a coinvolgersi con le meteoriti li invitavamo a cimentarsi nell’individuare una vera meteorite tra altri quattro sassi che, per le loro peculiarità, potevano assomigliare a delle meteoriti; per chi è familiare con le meteoriti questo giochetto si basa sul distinguere una “Meteo-right” da 4 “Meteo-wrong”.
Se desiderate cimentarvi anche voi, guardate la foto qui a seguito, seguite le istruzioni e, pur con lo svantaggio della foto non perfettamente chiara, inviateci una e-mail per farci sapere quale sasso è la meteorite. A chi indovina manderemo, fino ad esaurimento scorte, la cartolina con la foto della “BARCIS” e speciale annullo filatelico.
Il 1° agosto a Barcis, tra le autorità presenti all’inaugurazione della Mostra di Meteoriti, c’era anche il Dr. Chalvien che, entusiasta del nostro lavoro espositivo, ci ha offerto la possibilità di riproporre la mostra in una sala del Museo “Silvia Zenari” di Pordenone; il massimo a cui potevamo aspirare.
Adriano ed Umberto, ormai pratici del Museo di Pordenone, appena è stato possibile si sono recati al Museo per visionare la sala che avrebbe ospitato la nostra prossima mostra, farne una piantina per studiare la sistemazione delle vetrine e dei pannelli e per valutare con il Dr. Chalvien quali sarebbero state le vetrine più idonee per esporre le meteoriti.
Pochi giorni dopo il sopraluogo, Adriano e Umberto si sono recati a Trento per concordare con Francesco e Mauro la disposizione definitiva delle vetrine e dei pannelli, lo spazio per gli astrofili pordenonesi e per il materiale del geom. Zin ed una possibile posizione per le due bacheche già presenti nella sala.
Il risultato di questo incontro lo vedete nella piantina qui a seguito:
La mostra di Barcis si sarebbe conclusa alle 12:00 di domenica 13 settembre ed il Dr. Chalvien ci aveva chiesto di aver pronto l’allestimento a Pordenone per il 16 settembre che era anche la data d’inizio di “Pordenonelegge 2015” una straordinaria manifestazione culturale e turistica, che richiama a Pordenone migliaia di persone.
Per soddisfare la richiesta del Dr. Chalvien, tra l’altro perfettamente in linea con i nostri obiettivi di visibilità, il pomeriggio del 13 avremmo dovuto smontare la mostra di Barcis, trasportare il tutto a Pordenone e rimontare la nuova mostra prima di notte perché, il lunedì mattina, Francesco e Mauro dovevano essere al lavoro a Trento.
Con dei tempi così stretti non si possono improvvisare le cose e la piantina vi da una idea di quanta cura sia stata necessaria nel programmare la disposizione dei pannelli e delle vetrine per poter sperare di essere in grado di rispettare i ridottissimi tempi operativi a nostra disposizione.
Per non lasciare niente al caso, Adriano ed Umberto si sono recati più volte al Museo di Pordenone per posizionare le vetrine, collegarle elettricamente, verificare che l’illuminazione fosse sufficiente e, con l’aiuto di una dima delle dimensioni di un nostro pannello espositivo, preparare tutti i punti d’attacco necessari per esporre i nostri pannelli.
Domenica, 13 settembre, di buona mattina, Adriano ed Umberto partono per andare a Barcis, smontare la mostra e poi andare a Pordenone ad allestirne un’altra; parafrasando Concato, una vera “domenica..bestiale”.
A Barcis, i nostri si incontrano con Francesco, Mauro e Manuela appena arrivati da Trento e, in attesa della chiusura ufficiale della mostra (12:00), vanno a discutere le ultime strategie operative in un chiosco vicino al lago dove possono anche mangiare un boccone prima del lungo “tour de force”.
Alle 12:00, precise, sollecitando gli ultimi visitatori della mostra ad abbandonare i locali e regalando loro delle cartoline della “BARCIS” con speciale annullo filatelico perché non vadano via scontenti (della serie: beati gli ultimi!), iniziano i lavori di smontaggio.
Francesco, Mauro e Manuela si dedicano ad inscatolare le meteoriti mentre Adriano ed Umberto staccano ed impacchettano i pannelli illustrativi, le foto, i banner ed inscatolano le impattiti e le tectiti della collezione didattica di Meteoriti Italia.
Per ultima, e tutti 5 assieme, mettono la “BARCIS” nella super tecnologica “Peli Storm Case” e la consegnano ad Umberto che non la mollerà più fino al posizionamento nell’apposita teca allestita nel Museo di Pordenone.
Cinque persone che lavorano alacremente, maneggiano oggetti delicati, spostano valige e scatoloni, usano attrezzi in comune (taglierini, pinze, forbici, rotoli di scotch, etc) in un ambiente chiuso possono creare un vero casino; questi, però, non sono più solo persone oramai sono una squadra che lavora benissimo assieme in perfetta armonia e grande cooperazione.
Questo per dirvi che, in molto meno tempo del previsto, i nostri cinque hanno smontato la mostra, caricato tutto sulle macchine, salutati gli amici di Barcis e partiti per Pordenone dove arrivano verso le 16:00.
Salutato il personale del Museo e telefonato al Dr. Chalvien per assicurarlo che, prima di notte, l’allestimento della mostra sarebbe stato completato, i cinque posizionano la “BARCIS” e iniziano i lavori.
L’allestimento, grazie anche allo scrupoloso lavoro preparatorio di Adriano ed Umberto, procede senza intoppi. La squadra lavora con precisione e velocità e se qualcuno ha un attimo di distrazione o rallenta, basta che incroci gli sguardi allarmati dei guardiani del Museo che temono di fare le ore piccole, per riprendere a lavorare più svelto e meglio di prima.
Grazie agli amici astrofili dell’A.P.A. di Pordenone che, in settimana, avevano già allestito lo spazio a loro dedicato, uno volta completato l’allestimento di Meteoriti Italia la squadra ha posizionato anche il materiale riguardante la costruzione della diga di Barcis e, con questo ultimo tocco, il nuovo allestimento per la mostra di meteoriti a Pordenone era completato.
Erano quasi le 20:00; il lavoro era finito; i guardiani del Museo, visto che non correvano più il rischio di arrivare a casa a notte fonda, avevano ripreso a sorridere e, prima di partire, i maschi della squadra si sono fatti fotografare da Manuela davanti all’ingesso della sala che ospita la nostra mostra di meteoriti.
Dalla foto è chiaro che la squadra vi invita ad entrare nella sala per ammirare il lavoro che hanno fatto pertanto, entriamo insieme e godiamoci queste foto della mostra di meteoriti a Pordenone:
Nelle foto si vede la “BARCIS” nella bacheca che la ospitava a Pordenone.
Per questa sistemazione, ricordando le critiche ricevute a Barcis per l’esposizione troppo minimalista, è stato perso un po’ di tempo per decidere quale poteva essere l’esposizione migliore. Superato l’impasse scegliendo di adagiare la “BARCIS” sopra un tappetino rosso, Manuela, con molta ironia, ha immortalato Adriano ed Umberto per cotanta decisione.
Ed eccovi la zona di esposizione della “BARCIS” che, come le prime donne, sta calpestando il “red carpet”.
A questo punto avremmo bisogno che voi “naviganti” ci aiutaste a risolvere qual è il modo migliore per presentare al pubblico una meteorite importante e bella come la “BARCIS”.
Per favore confrontate questa foto (FOTO B) con la foto (FOTO A) e fateci sapere quale delle due vi sembra più efficace. GRAZIE.
Completato l’allestimento, la gestione della mostra è passata alla direzione del Museo e, fino al 25 ottobre, data di chiusura, la nostra collaborazione non è stata più necessaria.
I depliant sui tavolini, preparati da Meteoriti Italia e dal Parco delle Dolomiti Friulane, in collaborazione con Meteoriti Italia, sono per i visitatori che vogliono approfondire la loro conoscenza sulle meteoriti e sulla “BARCIS”.
FOTO B
Collaborare con il Museo è stata una bellissima esperienza perché abbiamo avuto la possibilità di lavorare con dei veri professionisti che, proprio per l’attività divulgativa che deve svolgere il Museo, si fanno carico di molti aspetti organizzativi come trovare le vetrine, fornire il servizio di guardiania, assicurare i campioni ecc., che spesso bloccano le nostre iniziative.
Secondo quanto ci ha detto il Dr. Chalvien, la mostra ha avuto un buon successo ma, non avendo previsto un registro per le firme, non possiamo quantificare il numero dei visitatori.
Aver scelto però di incastrare la mostra tra l’edizione di “Pordenonelegge 2015” e il 25 ottobre quando le scuole sono già a pieno regime, ha permesso che la mostra venisse visitata sia dai moltissimi partecipanti della manifestazione letteraria sia da tantissimi allievi delle varie scuole che operano nel pordenonese.
Se qualche responsabile di Museo, che ci sta leggendo, è interessato a proporre una mostra di meteoriti come ha fatto il Museo di Storia Naturale di Pordenone, non esiti a contattarci perché abbiamo l’esperienza, abbiamo le meteoriti ed abbiamo anche tutto il materiale informativo necessario.
Conclusasi la mostra di meteoriti a Pordenone, la “BARCIS” ha fatto ritorno a casa: il Museo Geologico Paleontologico di Agordo.
Questa bellissima e, purtroppo, poco conosciuta realtà agordina è ospitata in quello che, molti anni fa, era un macello.
L’edificio, completamente ristrutturato per essere adibito a Museo, si sviluppa su due piani.
Il pianoterra ospita una mostra esaustiva e permanente della geologia delle Dolomiti con una serie di vetrine che raccolgono la sequenza stratigrafica dell’agordino, divisa per ere geologiche, dal basamento cristallino del Paleozoico fino alle rocce del tardo Giurassico.
In ogni vetrina sono spiegate le caratteristiche di un particolare periodo geologico e le località d’affioramento nel territorio agordino ed il tutto accompagnato con campioni tipici delle rocce affioranti e dei campioni degli eventuali fossili e minerali ad esso collegato.
Una fermata obbligatoria per chi vuol visitare le Dolomiti ed apprezzarne, oltre alla bellezza, anche l’inestimabile valore geologico.
Sempre al pianterreno, oltre ad altre vetrine dedicate ai fossili delle Dolomiti ci sono anche alcuni campioni di minerali, straordinari per bellezza e dimensioni, esposti per ricordare che il Museo è pur sempre una appendice della Scuola Mineraria.
Prima di salire la scala che porta al piano superiore, si passa per una sezione dedicata alla “Archeometallurgia” dove il visitatore si confronta con le varie fasi dello sviluppo della metallurgia nell’agordino dagli albori fino al tardo Medio Evo. Le ricostruzioni di alcuni forni fusori, usati in periodo diversi per l’estrazione e la fusione del rame, confermano come la storia dell’Agordino sia legata allo sviluppo delle sue risorse minerarie.
Salite le scale, dotate di piattaforma montascale per disabili ed anziani, si arriva al piano superiore, un bellissimo ed ampio sottotetto, con travi a vista, dove vengono allestite le numerose e interessanti mostre temporanee che, sempre con temi geologici e paleontologici, sono un importante valore aggiunto a quanto già offre il Museo.
Sulla parete, in fondo alla sala, c’è una mostra permanente di antichi e preziosi strumenti topografici ed è anche stato ricostruito un tratto di galleria di miniera con posizionati gli strumenti topografici necessari per verificarne la direzione e la pendenza
All’inizio della sala, appena salite le scale, si trovano 3 grandi vetrine; nella prima sono esposti antichi monili e vasellame ritrovati nell’agordino durante le campagne di scavi fatti dall’ARCA, Gruppo Archeologico di Agordo.
Nella vetrina centrale ci sono dei campioni di minerali eccezionali, e qui è anche collocata la “BARCIS”.
Nell’ultima vetrina sono esposti i minerali più interessanti delle più recenti collezioni donate al Museo.
Guardate attentamente la foto seguente e fateci sapere quanto tempo avete impiegato per scoprire dove è collocata la “BARCIS”
Alle mostre temporanee è dedicato tutto il restante spazio che, come potete vedere dalle foto, è più che adeguato allo scopo ed è attrezzato con faretti per l’illuminazione delle bacheche espositive.
Le bacheche, ed i drappi d’appoggio, sono di proprietà del GAMP (Gruppo Agordino Mineralogico Paleontologico) che, avendo organizzato gran parte delle mostre temporanee del Museo, si è dotato di tutta l’attrezzatura necessaria per assicurarsi l’allestimento ottimale in un ambiente così caratteristico.
Per chi non si interessa di minerali e fossili, il GAMP è uno dei più importanti e più attivi sodalizi italiani che si dedicano ai ”sassi”, con numerosissimi soci, una importante attività divulgativa (mostre, pubblicazione di libri, conferenze, ecc.) ed una collezione straordinaria con minerali provenienti da tutto il mondo. Questi minerali, per la gran parte, sono stati raccolti e collezionati da periti minerari di Agordo, veri esperti che nei campioni, oltre all’aspetto estetico, hanno anche cercato il valore mineralogico e la rarità delle specie.
Grazie ai buoni rapporti con il GAMP, abbiamo avuto subito la loro collaborazione e questo ha agevolato molto il nostro lavoro perché, una volta smontata la mostra che avevano allestito, ci hanno lasciato i tavoli, i drappi le bacheche e tutto il resto del materiale che ci sarebbe servito per la nostra mostra di meteoriti. Inoltre, oltre ad aiutarci con una parte del nostro allestimento, si sono fatti carico di pubblicizzare l’evento accollandosi i costi dei manifesti e delle locandine della mostra e coordinando i contatti con la radio locale.
Per sottolineare anche al pubblico il grande aiuto ricevuto dal GAMP, abbiamo chiesto che nella nostra mostra allestissero una vetrina con campioni di minerali terrestri che sono presenti anche nella composizione delle meteoriti.
A questo punto avevamo tutto quello che ci occorreva e, con la pianta della sala per le mostre temporanee, le dimensioni delle vetrine, la disposizione dei faretti ed i punti d’attacco per i pannelli illustrativi si poteva, finalmente, pianificare l’allestimento.
Concordata la struttura della mostra con Francesco e Mauro, gli amici di Trento che ci forniscono gran parte del materiale che esponiamo, sulla base della piantina abbiamo riposizionato i tavoli e le bacheche del GAMP come necessario, fatto le pulizie della sala delle vetrine e dei drappi ed abbiamo iniziato l’allestimento.
Naturalmente alla “BARCIS”, che qui ad Agordo “giocava in casa”, è stato riservato il posto d’onore e Umberto, il nostro presidente, ne ha curato l’allestimento ed ha provveduto al breve trasporto dalla vetrina abituale alla bacheca preparata per la mostra.
Quando si tratta della “BARCIS”, Umberto non permette interferenze da nessuno almeno che non siano i legali proprietari della meteorite.
Nel close-up della “BARCIS”, posizionata nella sua bacheca temporanea e pronta per essere ammirata da un numerosissimo pubblico notate, in basso a DX, un altro pezzettino di meteorite. Si tratta del campione di 1,99g, custodito dall’Associazione Cieli Dolomitici di San Tomaso Agordino (BL), in comodato d’uso dall’Istituto Minerario di Agordo, proprietario della meteorite.
Questo frammento è una parte del campione che era stato segato dalla massa principale per farlo analizzare, nel 2008, dal IDPA (Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), presso il Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologie dell’Università di Milano Bicocca.
Ed ora, seguiteci in questa panoramica della mostra di meteoriti che abbiamo organizzato ad Agordo e che, grazie alla nostra esperienza maturata nelle precedenti mostre e grazie anche all’aiuto e collaborazione avuta dalla Scuola Mineraria e dagli amici del GAMP, dal punto di vista organizzativo è risultata essere la nostra mostra meglio riuscita.
Un ringraziamento particolare agli studenti del “I.I.S. U.Follador-A. De Rossi” di Agordo che, grazie al programma “Alternanza Scuola Lavoro”, si sono fatti carico del servizio di guardiania permettendoci aperture più lunghe e più frequenti rispetto ai normali orari del Museo.
Inoltre questi studenti che avevano frequentato un nostro breve corso di formazione sulle meteoriti e su quanto sarebbe stato esposto nella mostra, hanno fatto anche un ottimo servizio di guide per i visitatori aiutandoli ad apprezzare e valorizzare il materiale esposto.
Nella sezione: “ Varie”, del menù “Le nostre attività” alla voce: “Organizzare una mostra di meteoriti” potete trovare una serie di commenti, consigli e suggerimenti per chi vuole organizzare una mostra di meteoriti o per conto suo o con la collaborazione di Meteoriti Italia.
In queste ultime foto vedrete anche dei lavori eseguiti da studenti, delle classi terze medie di Agordo, dopo aver partecipato a delle lezioni sulle meteoriti presentate da Meteoriti Italia.
La qualità dei lavoro prodotti è stata così elevata da meritarsi una menzione particolare nella sezione:” Varie”.
Con la mostra: ”Meteoriti sulla carta”, tenutasi a Barcis (PN) dal 14 al 31 agosto, abbiamo ripreso l’attività di divulgazione mediante le mostre che, attirando un pubblico eterogeneo, ci permette di far conoscere le meteoriti a persone che con le nostre normali attività divulgative, presentazioni nelle scuole e conferenze per associazioni e gruppi culturali, non potremmo mai raggiungere.
La mostra è stata allestita per valorizzare i 126 elaborati che gli allievi delle terze medie dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Maniago e Vivaro (Tesis) hanno prodotto ispirandosi a quanto appreso da una esercitazione con le meteoriti preparata da Meteoriti Italia con la collaborazione degli insegnati di Scienze, e proposta in ciascuna delle sette classi dell’Istituto.
Il progetto di collaborazione era nato in occasione della 1ª Mostra Mercato di Meteoriti tenutasi a Barcis (agosto 2018) quando una insegnante di Scienze delle scuole medie di Maniago, entusiasta di quanto aveva visto, ci aveva chiesto se potevamo presentare le meteoriti anche ai suoi allievi.
La lezione che avevamo preparato era divisa in una parte teorica ed in una pratica. Nella parte teorica, oltre a presentare le meteoriti (cosa sono, da dove arrivano, perché sono importanti, ecc.), ci siamo soffermati anche sulla tipologia e sul ritrovamento della meteorite di Barcis, unica meteorite recuperata nel Friuli Venezia Giulia. Nella parte pratica, utilizzando il nostro “kit didattico”, tutti gli studenti hanno potuto maneggiare meteoriti delle principali tipologie imparando così a distinguere le caratteristiche fondamentali utili per riconoscere una meteorite da un sasso terrestre.
Gli incontri sono stati fatti in febbraio dopo che gli insegnanti di Scienze avevano già svolto la parte di programma inerente alla formazione del Sistema Solare. Grazie alla preparazione degli studenti, abbiamo potuto dedicare la nostra lezione quasi esclusivamente alle meteoriti lasciandoci così anche il tempo di parlare del ritrovamento della meteorite di Barcis e delle pallasiti, la tipologia rara e spettacolare di meteoriti alla quale appartiene la “BARCIS”. Per l’occasione avevamo portato anche il calco della “BARCIS”che Meteoriti Italia ha realizzato dal campione, massa principale, che è conservato presso l’I.S.S. “U. Follador-A. De Rossi” di Agordo.
Il successo delle presentazioni fatte per ciascuna delle sette classi di terza media dell’ I.C. di Maniago e Vivaro è in gran parte dovuto al lavoro di preparazione fatto dagli insegnanti di Scienze di questo Istituto e, grazie al grande interesse dimostrato dagli studenti ed all’ encomiabile coinvolgimento dell’insegnante di arte, abbiamo concordato che gli studenti avrebbero espresso il loro gradimento a questa iniziativa con degli elaborati che avremmo esposto a Barcis, nella seconda metà di agosto, in occasione delle manifestazioni dedicate alle meteoriti.
Prima di descrivervi la mostra vogliamo ringraziare la Direzione e gli Insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” di Maniago e Vivaro per la loro preziosa collaborazione ed, in particolar modo, gli insegnanti di Scienze per avere sensibilizzato i loro allievi sulle meteoriti e l’insegnante di Arte per aver inserito anche la preparazione degli elaborati sulle meteoriti nel suo già pieno programma di lavoro.
Un grazie grandissimo da parte di tutti i Soci di Meteoriti Italia va agli allievi delle terze medie di Maniago e Vivaro, anno scolastico 2018-19, sia per l’interesse con il quale hanno seguito le nostre presentazioni e sia per i bellissimi elaborati che hanno prodotto.
La mostra
Come da accordi con l’insegnante di arte, a chiusura delle scuole siamo andati a Maniago per ritirare gli elaborati dei ragazzi delle terze medie. In tutto 126 lavori e tutti veramente belli. Assieme agli elaborati c’è stato consegnato anche l’elenco dei 10 lavori preferiti dagli insegnanti di Scienze e di Arte che hanno partecipato al progetto. Con le votazioni degli insegnanti, della Giunta di Barcis, del direttivo di Meteoriti Italia e dalla somma dei voti di tutti visitatori della mostra, sarebbero stati seleziona dieci vincitori anche se tutti i 1elaborati avrebbero meritato un riconoscimento.
Tutto il materiale è stato poi portato a Barcis per farlo vedere a Sindaco e Giunta che dovevano decidere quale sala comunale destinare per l’esposizione. Purtroppo, causa un improvviso impegno, la prima visione degli elaborati da parte delle autorità comunali è stata forzatamente breve comunque, grazie all’alta qualità dei lavori, l’apprezzamento del poco materiale visionato è bastato per farci assegnare la ex sala riunioni della Comunità Montana, la sala da esposizioni più prestigiosa di quelle che il Comune aveva disponibili.
La ex sala riunioni della Comunità Montana è situata nel palazzo che ospitava la “Scuola d’Ambiente” che si trova ad inizio paese, sulla strada proveniente da Pordenone, all’altezza dei campi sportivi.
Quando abbiamo potuto visitare la sala da utilizzare per la mostra, seppur molto ingombra con tavoli, armadi ed altre attrezzature, abbiamo subito apprezzato le dimensioni, la luminosità e l’impianto di illuminazione a faretti che la rendevano perfetta per il nostro progetto.
La sala è situata nel piano rialzato dell’edificio pertanto, come primo lavoro, Adriano ed io abbiamo dovuto spostare al primo piano tutto il materiale non necessario; due rampe di scale che, specialmente con i tavoli belli e massicci, hanno messo a repentaglio le nostre ernie e coronarie.
Fortunatamente siamo una squadra ormai molto collaudata e con due sole andate a Barcis, nella seconda aiutati anche da Edi che ci aveva raggiunto da Sacile, siamo riusciti a liberare la sala di tutto quello che non ci serviva per allestire la mostra.
Poiché gli elaborati da esporre erano molti ,126, ci occorrevano dei pannelli per aumentare la superfice espositiva della sala e, grazie all’interessamento dell’Assessore alla Cultura di Barcis, abbiamo potuto usufruire di 20 pannelli, ciascuno con doppia superfice utile di 1.18X1.45 m.
Per chi di voi è spesso coinvolto con l’organizzazione di mostre, mi fermo un attimo per descrivervi meglio questi pannelli espositivi che, a tutt’oggi, sono i più pratici con i quali ho lavorato.
Per prima cosa, come potete vedere dalla Fig 9, i pannelli preparati per il trasporto sono molto compatti con dimensioni d’ingombro di poco superiori alla superfice utile d’esposizione e, essendo anche molto leggeri, sono ideali se usati per mostre di breve durata e quindi con frequenti spostamenti.
Nel bordo superiore del pannello (Fig 10) c’è una guida nella quale scorrono 4 dadi dove si possono avvitare bulloncini con Ø 5mm ai quali si possono attaccare catenelle per sospendere quadri, pannelli, ecc.
Altre due caratteristiche che rendono questi panelli molto funzionali sono che si possono posizionare in 3 altezze diverse e che i piedi possono ruotare di 90° (Fig 11 e 12) rendendoli utilizzabili anche con logistiche molto più complicate di quelle che abbiamo trovato in questa occasione.
Sistemando i pannelli a più di 2m dalla parete di legno (lato SX della sala guardando dall’entrata) abbiamo creato un corridoio comodo per i visitatori, con abbastanza superfice per esporre tutti i 126 elaborati (Fig: 13;14;15)
I visitatori della mostra venivano accolti da Alessia e Michela, due simpaticissime studentesse di Barcis, che consegnavano ad ognuno una scheda dove inserire i numeri dei 10 elaborati preferiti e da depositare nell’apposito contenitore all’uscita della mostra. Le ragazze, inoltre, erano responsabili dell’apertura e della chiusura della mostra ed erano anche preparate per rispondere a domande riguardanti tutto il materiale esposto; un aiuto indispensabile per il successo della mostra.
Un altro incarico molto importante svolto da Alessia e Michela è stato quello di accertarsi che almeno la maggioranza dei visitatori firmasse il libro delle presenze.
Qui mi dovete permettere una nota polemica sulla cattiva abitudine di moltissimi visitatori che, pur usufruendo di una mostra dove l’ingresso è libero, ritengono non sia necessario lasciare almeno un segno della loro presenza. Le mostre non si materializzano da sole ma richiedono impegno, lavoro e soldi da parte degli organizzatori. Il libro delle presenze è l’unica testimonianza che abbiamo sull’esito di una mostra ed è anche il documento più importante che mostriamo a chi ci contatta per organizzare una mostra analoga nel suo territorio e vuole avere una idea del possibile numero di visitatori.
Non pretendiamo il commento da parte di tutti i nostri visitatori, anche se questo ci aiuterebbe molto ad ottimizzare la nostra organizzazione però, visto che il visitatore non paga l’ingresso, penso che la firma di presenza sia doverosa.
Ora, che vi siete sorbiti le nostre lamentele, vi meritate di dare una occhiata agli elaborati esposti. Ci scusiamo con voi e con gli autori degli elaborati per la scarsa qualità delle foto che, non essendo sufficientemente professionali, vi impediscono di apprezzare appieno l’alta qualità dei lavori dei ragazzi delle terze medie di Maniago e Vivaro.(Fig: 16;..32) .
A premiazioni avvenute, probabilmente a fine novembre, vi proporremo le foto dei 10 elaborati premiati che, per l’occasione, saranno realizzate da un vero fotografo
All’uscita del corridoio, dopo aver ammirato gli elaborati, il visitatore si ritrovava nell’altra parte della sala che era stata allestita con francobolli, stampe, cartoline e libri, tutti a tema meteoritico, per creare una degna cornice ai lavori dei ragazzi (Fig 33;34).
Il materiale esposto è stato scelto per far vedere agli autori degli elaborati ed ai visitatori come le meteoriti, pur essendo poco popolari, siano comunque capaci ad interessare ed ispirare diverse forme di comunicazione.
C’erano anche tre bacheche dove erano esposti alcuni libri di meteoriti scelti per l’età o per la rarità (Fig: 43;44;45).
Benché tutto il materiale esposto fosse interessante, non ci sono dubbi che, dopo gli elaborati dei ragazzi delle terze medie di Maniago e Vivaro, la collezione filatelica a tematica meteoriti del nostro socio Antonio Bussi fosse il pezzo più prestigioso. Per motivi di spazio non abbiamo potuto esporre tutta la collezione, che è la più importante in Italia con questa tematica, comunque i dieci quadri esposti erano più che sufficienti per apprezzare il lavoro che Antonio e Renata hanno speso per mettere insieme questo importantissima raccolta (Fig 46; 47;48;49)
Per gli amici interessati alla filatelia vi anticipo che Antonio s’è reso disponibile per gestire, nel nostro sito, una sezione dedicata alla “filatelia meteoritica” dove, oltre ad illustrarvi la sua collezione, vi aggiornerà sulle nuove emissioni e sulle novità riguardanti questa tematica.
La mostra “Meteoriti sulla carta” è stata un successo sia per numero di visitatori che per la quantità dei commenti positivi.
Un GRAZIE da parte del direttivo di Meteoriti Italia alle Autorità Comunali di Barcis per il supporto avuto durante tutte le fasi della mostra dall’allestimento allo smontaggio.
Grazie anche ad Alessia e Michela per il loro servizio di assistenza durante tutto il periodo della mostra e, tra tutti i soci di Meteoriti Italia che ci hanno aiutato, un grazie particolare ad Antonio e Renata che, oltre a mettere a disposizione la loro importante collezione di “francobolli meteoritici”, hanno lavorato senza risparmiarsi sia nell’allestimento che nella gestione della mostra. Un grosso grazie anche a Edi e consorte che ci hanno aiutato nella fase della programmazione , nell’allestimento e anche nello smontaggio.
Dalle Autorità Comunali, dagli studenti delle terze medie di Maniago e Vivaro e da Meteoriti Italia, un grandissimo grazie a tutti i visitatori che sono venuti a trovarci. Tra tutti, ricordiamo la visita di Mr. Dinamite, Danilo Coppe, per il quale avevamo preparato anche il seguente articolo inviato alla stampa locale
Visitatore d’eccezione alla mostra “Meteoriti sulla carta” di Barcis
Questo fine settimana, 18 agosto, alla mostra “Meteoriti sulla carta” di Barcis, c’è stato un visitatore d’eccezione: Danilo Coppe, Mr. Dinamite, Geominerario.
Danilo Coppe è esperto di fama mondiale delle esplosioni controllate ed è fondatore della SIAG, Società di esplosivistica civile, che fornisce risposte ad enti pubblici e privati che debbano affrontare problematiche relative all’utilizzo di esplosivi.
Per chi ancora non lo conosce, uno degli ultimi lavori di Danilo Coppe è stato la programmazione e la direzione dell’abbattimento controllato di quanto era rimasto dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova.
Mr. Dinamite, accompagnato dalla gentile consorte e da amici di Barcis, si è soffermato ad ammirare gli elaborati fatti dai ragazzi delle terze medie di Maniago e Vivaro ispirandosi alle meteoriti ed alla meteorite di Barcis.
Danilo Coppe, come tutti i visitatori, ha votato i lavori che più gli sono piaciuti e ha avuto parole di elogio per l’alta qualità di tutti gli elaborati e per il coinvolgimento degli insegnanti nella loro realizzazione.
Prima di congedarsi, Mr. Dinamite si è complimentato con il Sindaco Claudio Traina per aver dato vita a questa manifestazione, nata dalla collaborazione del Comune di Barcis con Meteoriti Italia APS.
La foto di gruppo, allegata (Fig 51), ha concluso l’incontro.
Alla fine dell’incontro Danilo Coppe ci ha consegnato, per tutti i soci di Meteoriti Italia, il seguente biglietto con la foto più spettacolare dell’esplosione controllata dei monconi del Ponte Morandi a Genova , 28 giugno 2019.
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