L’unico americano è Michael Farmer che propone campioni piccoli, probabilmente entrati tutti in un unico trolley. Ha degli esemplari della caduta fresca di Rantila, che vende a un prezzo elevato. Farmer ha comprato tutti i campioni disponibili, quindi opera in regime di monopolio! Si tratta di un’aubrite caduta lo scorso 17 agosto in India e ancora in attesa di classificazione ufficiale. Ha una crosta beige, col colore e la compattezza di un gelato alla nocciola (eh già: non sempre la crosta di fusione è nera!).
Secondo Mike, le piogge monsoniche insistenti che hanno investito la regione renderanno pressochè impossibile il recupero di altre pietre. Racconta: «Two stones fell at approximately 9 pm, one smaller stone of about 300 grams hit a patio in the village of Revel shattering a tile. 10 km away a large stone broke a tree in half cutting a large limb off, shattering the stone. A group of farmers was just a few meters away milking cows and heard the crash. The sky was black with clouds and no light was seen. Only loud explosions and booms were heard in the area. The men heard the tree falling and rushed to the spot, where many large broken meteorite fragments had made small craters in the muddy soil. A crowd gathered and people filmed the chaos, most people took fragments as souvenirs. Torrential flooding occurred from the next morning on totally inundating the strewnfield. Despite one month of searches no other stones were found. The area is soft soil and 100% farmland under heavy tall crops. The soil was already wet and every piece punctured into the soil. Only the pieces immediately recovered were found. The next week was nearly 24/7 rain leaving some areas under several feet of water. Anything else would sadly be buried in the mud and totally lost.
This is only the 9th Aubrite fall. It is by far the most fluorescent meteorite known, brightly lighting up under long wave UV. This is a unique meteorite. It is heavy on green and purple crystals. Many inclusions I’ve never seen before.»
Sergey Vasiliev è arrivato da Praga e ha, come sempre, belle cose. Propone alcune larghe fette di Laâyoune 002, la lunare trovata quest’anno nel Sahara Occidentale. Espone dei bei campioni di Erg Atouila 001, l’acondrite (albitite) che per il suo colore rosa è chiamata Flamingo Rock.
Sergey si è trovato a Monaco per caso: il tavolo lo aveva riservato un suo amico russo che all’ultimo momento non è potuto venire. Adesso è malinconicamente seduto fra venditori di malachite e quarzi, mentre sua moglie Lena passa il tempo fra gli spacciatori di bigiotteria.
Fra i visitatori, vedo Francesco Moser e Giovanni Pratesi. Anche Francesco è molto deluso.
È un pubblico meno competente di quello di Ensisheim. La maggioranza è qui per i minerali. Sono venuti a comprare tormaline, acquamarine e dioptasio. Non sanno nulla di questi brutti sassi bruciacchiati… e tagliati a fette, oltretutto! Passano oltre, indifferenti. Alcuni intrattengono i pochi venditori di meteoriti con mille domande puerili. Ascolto le spiegazioni e mi accorgo che anche gli espositori difettano a volte di competenza. Mi ricordano ciò che mi hanno raccontato ieri sera i miei nuovi amici bavaresi all’Oktoberfest: nel 1950 il sindaco Thomas Wimmer riuscì ad aprire il fusto di birra inaugurale solo dopo 19 martellate; tuttora record negativo! L’unico ricordato. Insomma: studio e preparazione sono fondamentali, sia che si debba vendere meteoriti o aprire un fusto di birra!
L’ambiente era meglio a Ensisheim: più famigliare, entusiasta, competente, concentrato sui sassi extraterrestri, romanticamente polveroso. Qui è tutto più asettico, tecnologico, teutonicamente organizzato. Meno artigianale. Come passare dalle cantine in volta di mattoni del culatello di Zibello agli impianti d’acciaio di un salumificio industriale, anzi: ai wurstel! Qui compri il biglietto d’ingresso su Internet e, se lo fai prima di Ferragosto, ti fanno lo sconto. A Ensisheim bisognava aspettare che arrivasse da casa la signora con la cassa, tenuta in una scatola da scarpe!
In sostanza: mi ha deluso l’Oktoberfest e, ancor di più, mi ha deluso la fiera delle meteoriti… che non è affatto una fiera delle meteoriti! Non tornerò.
Preferisco Ensisheim… a Monaco mi è piaciuta solo la birra! Prosit!